Quello che manca oggi?
Una medicina generale che si occupi del paziente in modo efficiente e globale

Il medico ideale?
Un medico specializzato in medicina generale, con un approccio olistico al paziente, capace di tenere conto della persona nella sua interezza,  con etica e grande professionalità...capace di
complementare la medicina tradizionale con rimedi naturali e con la tradizione medica Cinese.

Chi sono

Sono Angelo Ciotta, medico-chirurgo dal 2009. Siculo d’origine  e veneto d’adozione dal 2013.

Ho conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Ateneo di Palermo nel 2008 e successivamente mi sono specializzato in medicina Generale sempre a Palermo nel 2012. Sono stato da sempre attratto per l’aspetto umano delle scienze mediche per questo ho conseguito presso la pontificia Università Salesiana di Messina la specializzazione in Bioetica e Sessuologia. Attualmente svolgo la mia attività professionale come dirigente medico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bussolengo.
Sin dall’inizio della mia attività professionale ho avvertito un gap incolmabile tra ciò che il paziente chiedeva e ciò che il medico riusciva a dare, tra malattia e malato, tra malattia e vissuto della stessa in altre parole la cura della persona malata nella sua unità psico-fisio-spirituale e non della sola malattia che risulta essere solo un aspetto sebbene a volte rilevante contingente e definito della persona.
Per questo ho iniziato a studiare la medicina cinese e in particolare l’agopuntura, per cercare risposte alle domande che mi portavo dentro, per trovare un modo concreto di umanizzare le cure che offrivo ai miei pazienti, per avere un’ “arma” in più da utilizzare nel percorso di cura.
Per questo motivo non mi è mai piaciuto l’appellativo di medicina alternativa perché concettualmente ti spinge a pensare che bisogna scegliere, che si tratti di qualcos’altro in contrapposizione a ciò che è usuale. Più corretto è il termine di medicina complementare a voler indicare il senso di integrazione che è una caratteristica della medicina cinese e non solo. Tuttavia quest’ultimo termine rischia di sminuire la dignità e l’autonomia di una medicina dalla tradizione millenaria. Per tali ragioni sono giunto alla conclusione che esiste UNA medicina esercitata dal medico che si può avvalere di diverse armi terapeutiche. Immaginate un arciere con la sua faretra e le sue frecce. Sta solo all’arciere decidere quante frecce portare con sé. Più frecce ha a disposizione (agopuntura, farmaci, fitoterapia, omeopatia ecc.) maggiore sarà la possibilità di colpire il bersaglio ( malattia) e fare centro.

Che cos'è l'Agopuntura

Le origini plurimillenarie della Medicina Cinese si perdono nella notte dei tempi al punto che dobbiamo affidarci alla leggenda. Si racconta infatti che un soldato che soffriva da tanti anni di dolore al bacino mentre cacciava per procurarsi del cibo cadde nella neve e vi rimase sommerso a eccezione di un piede. Scambiato così per un animale venne colpito da una freccia a lato del malleolo esterno. Rimossa la freccia constatò con meraviglia come i dolori di cui soffriva da anni erano del tutto scomparsi. La freccia in quel punto aveva scacciato il demone che lo affliggeva. La diffusione della notizia e le esperienze successive fecero il resto. 

Ma in cosa consiste l’agopuntura? La prima immagine che viene in mente ovviamente è quella dell’ago e quindi della paura dell’infissione. In realtà si tratta di una tecnica innocua e quasi del tutto indolore che prevede l’infissione di aghi molto fini, solitamente di acciaio ma talvolta anche d’argento o d’oro, in punti ben precisi del corpo detti punti di agopuntura o semplicemente agopunti. La prima visita di medicina cinese richiede a differenza di una normale visita di medicina occidentale una durata maggiore in quanto vengono analizzati e sondati aspetti della persona comunemente trascurati e apparentemente non rilevanti (tipo di cibo preferito, stagione preferita, emozioni, rapporto con i genitori, postura statica e dinamica, incarnato, caratteristiche della lingua, colorito cutaneo, fisiognomica, il sonno e i sogni, caratteristiche dei polsi ecc). 


Ciascuna seduta di agopuntura mira a correggere lo stato patologico agendo sui detti punti lasciando in sede gli aghi per circa 30 minuti. Gli aghi agiscono su quello che i cinesi chiamano Qi, il flusso di energia che pervade il nostro corpo e che, in termini a noi più familiari, potrebbe paragonarsi al campo elettrico degli influssi energetici al quale ciascuno di noi è sottoposto. Questo Qi secondo i Cinesi scorre lungo traiettorie del nostro corpo chiamate Meridiani. Tutta la fisiologia e la patologia viene interpretata dai medici agopuntori in termini di alterazione del qi, di squilibrio energetico. Per tali ragioni la medicina cinese è definita una medicina energetica che cura la disarmonia energetica prima ancora che il danno organico e in questo senso ha un alto valore preventivo oltre che terapeutico.   


Una delle critiche che all’agopuntura viene mossa riguarda il suo presunto effetto placebo e quindi la sua reale inefficacia. Al riguardo è bene precisare che in Italia l’agopuntura è riconosciuta come atto medico e quindi solo da medici regolarmente abilitati alla professione può essere esercitata. Inoltre l’Organizzazione mondiale della sanità già nel 1979 a Pechino si è espressa favorevolmente nei confronti dell’agopuntura. Nel 1997 Quasi vent’anni dopo, il National Institutes of Health (che equivale al nostro Istituto Superiore di Sanità negli Stati Uniti) ha pubblicato un documento ufficiale che riassume lo stato delle conoscenze tratte da studi clinici relativi all’efficacia dell’agopuntura, studi che ancora oggi continuano.


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